Alexia Grotto, diplomata presso la Thai Massage School Of Chiang Mai e presso la School of Thai Massage Shivagakomarpaj in Thailandia e presso la Kerala Trivandrum Ayurveda Health Center, l'Absolute Ayurveda Hospital, la Vyas Yoga and Ayurveda School e l’Ayursoul Center in India, opera a Thiene, Vicenza.

IL MIO PERCORSO NELL’ ARTE DEL MASSAGGIO

Da quando ero bambina ho sempre avuto una sensibilità particolare, una sorta di radar che mi ha spinta a cogliere ciò che sta dietro le apparenze, prestando attenzione all’essenza delle cose più che alla loro forma.

Ho sentito fin da subito un’attrazione fortissima per le scienze olistiche – la naturopatia, l’iridologia, la kinesiologia, la fitoterapia e, soprattutto, il massaggio. Non era semplice curiosità, ma un bisogno profondo di capire e di prendermi cura, prima di tutto, di me stessa. Questa passione, unita alla ricerca del mio benessere psicofisico, è ciò che un giorno mi ha spinta ad approfondire la magnifica arte del massaggio.

Durante i miei viaggi ho sempre cercato il contatto con le tecniche di cura naturali praticate nei vari Paesi, lasciandomi toccare non solo dai trattamenti, ma anche dalle storie e dalla cultura di chi li praticava. Le ho sperimentate sulla mia pelle e mi hanno insegnato che spesso la vera guarigione nasce dal cambiare prospettiva: cambiare noi stessi, riconoscerci in una nuova consapevolezza e, da lì, contribuire a creare un mondo migliore.

UN VIAGGIO INTERIORE PER UN BENESSERE PROFONDO

Il mio massaggio intuitivo nasce dall’incontro tra tecniche thailandesi, ayurvediche, svedesi, sportive e di riflessologia plantare. Ogni tocco è un dialogo silenzioso: mani che ascoltano, energia che scorre, corpo e mente che si riequilibrano. Un momento per ritrovare sé stessi.

«Solo se riusciremo a vedere l’universo come un tutt’uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità, cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo»

— Tiziano Terzani

È stato così che un giorno ho comprato un biglietto aereo aperto sei mesi e, dopo nemmeno una settimana, mi sono ritrovata nel Sud-Est asiatico pronta a cercare una scuola di massaggi che mi permettesse di formarmi in ciò che più risuonava dentro.

L’empatia e l’entusiasmo sono stati tali che, partita con l’intenzione di fare un corso, sono tornata dalla Thailandia con tre diplomi in mano!

Il mio percorso di formazione è continuato poi l’anno seguente, quando mi sono recata in India per sei mesi ad approfondire il massaggio ayurvedico. In quel periodo ho capito che non stavo solo imparando una tecnica: stavo costruendo il mio linguaggio, un modo unico di comunicare attraverso le mani.

Mi sembrava davvero incredibile, eppure era tutto realtà: il mio sogno si stava trasformando in realtà.

Durante la mia permanenza in Italia mi sono sempre mantenuta lavorando come commerciale export in differenti settori, un lavoro che mi ha permesso di continuare a praticare le lingue straniere che conosco e di viaggiare, l’altra mia grandissima passione. Un equilibrio apparentemente insolito, ma che mi ha sempre dato la libertà di crescere su più fronti e di arricchirmi interiormente.

«Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo»

— Lao Tzu

IL MASSAGGIO INTUITIVO

Nel corso degli anni e durante i miei “vagabondaggi” in giro per il mondo, ho sempre cercato di scoprire nuove tecniche e nuovi approcci al massaggio, continuando a studiare e a investire nella mia preparazione. Certamente non si ha mai finito di imparare e ogni incontro, ogni maestro e ogni ricevente ha lasciato in me un segno unico, un tassello che si è aggiunto al mosaico del mio percorso.

Con il tempo e con l’esperienza ho creato un massaggio che ho scelto di chiamare Intuitivo, mettendo insieme il meglio di tutte le mie conoscenze e mescolandole in un linguaggio personale. Non si tratta di un protocollo rigido, ma di un dialogo silenzioso: ascolto con le mani e in base a ciò che sento elaboro le sequenze da percorrere.

Il Massaggio Intuitivo è un insieme di stili e tecniche, provenienti soprattutto dal massaggio thailandese, dalla riflessologia plantare, dall’ayurvedico e dallo svedese, fuse tra loro e adattate in base alle esigenze e alle caratteristiche del ricevente. Ogni seduta è diversa dall’altra, perché ogni persona ogni volta è diversa.

Insisto sulle zone del corpo che più hanno bisogno, ma guardo sempre al corpo come a un tutto. Per questo lo definisco una manipolazione globale: a livello fisiologico stimola e detossifica gli apparati corporei, rilassa la muscolatura, ridona flessibilità alle articolazioni e drena i liquidi in eccesso, migliorando la circolazione linfatica e sanguigna. Parallelamente, a livello mentale e spirituale, diventa uno spazio sicuro in cui ritrovare equilibrio e calma, liberarsi dallo stress e fare pace con sé stessi.

«La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte” »

— Omar Khayyam

INFLUENZE E FORMAZIONE

Ho iniziato la mia formazione nel 2002 in Thailandia presso la School of Thai Massage Shivagakomarpaj, il famoso Old Medicine Hospital di Chiang Mai. Fondato nel 1962, è una delle due scuole più prestigiose esistenti in Thailandia e che hanno steso le basi del massaggio thailandese; l'altra è il Wat Pho di Bangkok.

E’ stato proprio qui che ho avuto il mio primo approccio con il massaggio thailandese, un'arte magnifica dalle innumerevoli virtù terapeutiche che mira a recuperare la flessibilità articolare e l'equilibrio attraverso profonde manovre di stretching ed allungamenti sia del massaggiatore che del ricevente, combattendo tensioni ed affaticamento.

Il corso prevedeva l'insegnamento teorico durante 4 ore al mattino e quello pratico per le restanti 4 ore pomeridiane: una vera e propria immersione nel massaggio thai! Ogni giorno uscivo stanca ma piena di energia, come se la pratica stessa fosse già un trattamento per me.

E’ stata un’esperienza molto intensa e positiva… tanto intensa e positiva che, qualche mese più tardi, ho deciso di approfondire maggiormente quest'arte con radici profonde. Mi sono iscritta così ad un corso presso la Thai Massage School Of Chiang Mai.

Devo ammettere che questa esperienza è stata ancora più incisiva della prima perché ho potuto migliorare questa pratica, entrandone più in profondità. Mi sono confrontata con massaggiatori professionisti da tutto il mondo, ciascuno con la sua storia e il suo stile, e questo scambio ha arricchito ancora di più la mia visione.

Ho colto l'occasione per frequentare nello stesso centro anche un corso di riflessologia plantare. E’ stata una delle scelte più intelligenti che io abbia fatto perché mi si è aperto davanti un mondo vero e proprio: quello dei riflessi del nostro corpo, una conoscenza magnifica che aiuta la guarigione e l'autoguarigione.

Ritornata in Italia con questo nuovo bagaglio di conoscenze ed esperienze, mi sono sempre più appassionata al massaggio ed ho continuato a praticarlo, migliorando le mie tecniche e continuando sempre ad aggiornare le mie competenze.

L'anno successivo ho sentito una nuova “chiamata” - una sensazione che da sempre rispetto e seguo, perché raramente mi ha portata fuori strada - questa volta verso l'India.

E’ stata una delle esperienze più forti della mia vita. Questo paese meraviglioso, di contrasti, di colori, di vita e di morte, di salute e di malattia, con una cultura millenaria che sopravvive quasi inalterata in certi ambiti ancora oggi, con una libertà di espressione spirituale che mai ho trovato altrove... mi ha preso l'anima. L'India è un paese dove il divino si trova nella quotidianità delle persone, nei loro gesti. Come scriveva Tiziano Terzani nel suo "Anam il Senzanome": “l'India è l'origine di tutto, è il punto di partenza di tutto” condivido pienamente questa sensazione. Un viaggio… nel viaggio.

Naturalmente non potevo perdere l'opportunità per esplorare la scienza e filosofia di vita olistica nata ai primordi della civiltà induista: l'Ayurveda. Mi sono spostata quindi dal nord al sud dell'India, culla della tradizione ayurvedica, frequentando un corso di massaggio.

Anche questa volta scelsi un formazione intensiva presso la scuola Kerala Trivandrum Ayurveda Health Center in India.

È stato fantastico avvicinarmi a questa arte antichissima conoscendone le tecniche, l'uso degli oli e delle essenze, delle pietre, degli impacchi, dei mantra.

Recentemente ho sentito il bisogno di tornare ad approfondire il massaggio ayurvedico e le sue fantastiche applicazioni con l'uso dell'aromaterapia, della fitoterapia e della cristalloterapia. Dopo una lunga ricerca mi sono affidata agli esperti insegnamenti del Dr.Sreejith, medico e fondatore dell'Absolute Ayurveda Hospital di Varkala, grazie al quale ho potuto sperimentare nuove tecniche e conoscere nuovi punti Marma. Ho poi partecipato a svariate lezioni individuali in altri centri ayurvedici sia a nord che a sud dell'India (ne parlo nel post "Karma Revolutions" del mio blog). 

Naturalmente da allora non ho mai smesso di viaggiare né di imparare nuove tecniche di massaggio e nuovi trattamenti, partecipando anche a simposi in Malesia ed in Brasile.

E per la serie “non si ha mai finito di imparare” all' inizio del 2024 ho conseguito altri due diplomi in ambito ayurvedico in India.

Il primo è stato un interessante approfondimento dell' Ayurveda in tutti i suoi principi e metodi di applicazione, diciamo un ripasso generale nel quale ho poi dovuto dimostrare il mio livello di preparazione. L’ istituto Vyas di Varkala ha messo a disposizione degli operatori qualificati e preparati, è stato un piacere imparare con loro!

Ma finalmente ho potuto approfondire un argomento che studiavo da tempo: i punti Marma. Il termine Marma deriva dal sanscrito e significa “segreto”. Si riferisce ai 108 punti che l’Ayurveda individua anatomicamente nel corpo umano, in genere corrispondenti ai punti di connessione tra muscoli, ossa, vene, ghiandole, tendini e legamenti e che, se stimolati opportunamente, ottengono dei benefici tali da trattare 48 malattie o disturbi. Ed è così che con i preziosi insegnamenti dei maestri dell' istituto Ayur Soul di Varkala ho ottenuto il mio secondo diploma di questo ennesimo viaggio in India, la terra dove tutto ha avuto inizio e dove, in qualche modo, tutto tornerà.

È stata un' esperienza magnifica, ho potuto essere seguita in tutto per tutto in quanto unica studentessa. Un privilegio raro, che mi ha permesso di assorbire ogni dettaglio e di viverlo come un insegnamento su misura. Grazie Ayur Soul !

MASSAGGIO E SOCIETA’ MODERNA

Purtroppo assieme al progresso e alla tecnologia la dimensione umana ha perso molti dei suoi connotati naturali: l'essere umano è sempre più lontano dalla propria natura, coinvolto in una spirale di stress e di oppressione che lo rendono nervoso, teso, in conflitto con sé stesso e con gli altri, perso in un vortice di negatività e di inquietudine. Viviamo in un mondo che ci spinge ad accelerare, ma raramente ci insegna a fermarci. Un buon massaggio non è solo un trattamento fisico, ma un atto di cura che aiuta a rilasciare tensioni profonde, ad alleggerire la mente e a riportare armonia.

Attraverso il massaggio si possono spezzare questi crudeli paradigmi, si può recuperare la propria energia e ritrovare il proprio “centro”.  

Trovo che sia fondamentale ritagliarsi del tempo per sé stessi, per “staccare la spina”, pensando al proprio benessere globale. Il massaggio olistico offre un aiuto prezioso in questa direzione: rilassa, riequilibra e riporta la persona a una condizione di maggiore consapevolezza.
In un’epoca in cui siamo costantemente bombardati da stimoli e richieste, scegliere il massaggio come pratica di benessere non è un lusso, ma un gesto di necessità. È un modo concreto per ricordarsi che prendersi cura di sé significa anche poter dare di più agli altri.

LA VITA E’ UN VIAGGIO, VIAGGIARE E’ VITA!

L'altra mia immensa passione è da sempre stata il viaggiare.

Ho iniziato a viaggiare all'età di ventun anni e finora ho esplorato 48 Paesi, con l’impressione di essermi sempre sentita…  a casa! Ogni destinazione non è stata solo una tappa geografica, ma un’esperienza che mi ha trasformata, arricchita e resa più libera. E spero di avere ancora tempo, denaro ma soprattutto salute ed energia per conoscerne altri ancora.

Per me viaggiare è una vera e propria filosofia di vita è uno specchio del mondo. Non significa solo spostarsi, ma osservare il mondo con occhi diversi, lasciarsi sorprendere, accogliere il nuovo e trasformarlo in crescita personale. Di ogni luogo e di ogni popolo apprezzo e porto con me ciò che sento più giusto e utile, integrandolo nel mio cammino.

Viaggiare ha aperto i miei orizzonti e mi ha fatto sentire più libera dall'oppressione di un sistema con vedute troppo strette, che manipola ed influenza soffocando capacità di pensare autonomamente, aspirazioni ed emozioni. È stato il viaggio a insegnarmi il valore dell’adattamento, della resilienza e della libertà interiore.

Molte persone sono infelici perché non provano a cambiare la loro situazione. Condizionati dal conformismo ed impauriti da ciò che non conoscono, non escono dalla loro comfort zone. Eppure è proprio al di là di quella zona che inizia la vera vita: esperienze, incontri e scoperte che aprono la mente e riempiono il cuore. Quale più grande ammortizzatore della consapevolezza di un futuro certo?

La felicità per me è anche fare nuove esperienze e nuove conoscenze… cosa c’è di meglio quindi di un orizzonte sempre più ampio e diverso? Ogni viaggio è un invito a conoscersi meglio, a esplorare il mondo esterno e quello interiore, a ricordarsi che vivere significa muoversi, scegliere e non smettere mai di imparare.