Tecniche e manovre del Massaggio
Esistono numerosi tipi di massaggio, ognuno con caratteristiche peculiari, ma alla base di tutte le pratiche ci sono tecniche di base che rappresentano i fondamenti della massoterapia. Conoscerle significa comprendere meglio come attraverso il massaggio si possa favorire benessere, rilassamento e riequilibrio psicofisico.
Possiamo riassumerle in sette manovre principali, che, combinate tra loro, consentono di ottenere un trattamento completo ed efficace.
In ogni caso, il grado di pressione deve essere personalizzato sulle esigenze della persona, mantenendo sempre una progressione graduale: si inizia con manipolazioni leggere per poi aumentare l’intensità. È altrettanto importante che il ricevente comunichi al massaggiatore se la forza applicata risulta eccessiva o insufficiente.
Vediamo insieme le principali tecniche del massaggio:
«Se riesci a capire la forza dell’intelligenza del corpo, puoi lavorare su ogni parte che raggiungi con le tue mani.»
— Lauren Berry
SFIORAMENTO o EFFLEURAGE
Il massaggio inizia e spesso si conclude con questa tecnica. Si tratta di uno scivolamento leggero della mano rilassata e ben aperta sulla pelle. L’obiettivo è calmare e tranquillizzare la persona, scaldare i tessuti e preparare il corpo alle manovre successive.
Fondamentale non staccare mai entrambe le mani dal corpo del ricevente: ciò mantiene il flusso energetico e la continuità del contatto.
SFREGAMENTO o FROTTEMENT
Simile allo sfioramento ma più profondo, lo sfregamento favorisce la circolazione linfatica e sanguigna.
La direzione deve seguire il senso della circolazione per stimolare il ritorno venoso. È utile per alleviare le tensioni muscolari, drenare i liquidi e donare leggerezza agli arti inferiori.
«Ogni tocco lascia un segno invisibile che il corpo ricorda»
— Proverbio orientale
FRIZIONE
A differenza dello sfregamento, la frizione non prevede lo scivolamento delle mani, ma pressioni mirate in un punto preciso, esercitate con le dita o, nei casi di muscoli molto contratti, con le nocche.
L’obiettivo è “scollare” le aderenze, migliorare la mobilità e favorire la vascolarizzazione profonda. È una manovra usata soprattutto nel massaggio sportivo, per alleviare muscoli affaticati.
IMPASTAMENTO o PETRISSAGE
Le mani sollevano, distendono e spostano trasversalmente il muscolo, esercitando una pressione vigorosa con pollici e dita. È ideale per zone come polpacci, cosce e glutei.
Impastamento leggero (pizzicottamento): stimola la circolazione sottocutanea, favorisce la vasodilatazione e aiuta a sciogliere le aderenze.
Impastamento profondo: agisce con più energia, stimola il drenaggio linfatico, riduce i depositi adiposi e combatte la cellulite, migliorando tono e ossigenazione dei tessuti.
PRESSIONE
Questa tecnica agisce in profondità attraverso l’uso dei pollici e dei polpastrelli (da qui la cosiddetta “digitopressione”) o dei pugni chiusi.
Trattandosi di una tecnica energica, è fondamentale che venga esercitata con la massima precisione sulle linee da trattare. Per un effetto ottimale l’intensità deve aumentare gradualmente, mantenersi costante e poi diminuire lentamente. La pressione permette di alleviare tensioni muscolari, sciogliere blocchi energetici e decontrarre i muscoli.
PERCUSSIONE
Consiste in movimenti rapidi e alternati, eseguiti con dita, mani a “coppetta” o pugno chiuso.
Ha un’azione stimolante ed energizzante, riattiva la circolazione e risveglia la muscolatura.
VIBRAZIONE od OSCILLAZIONE
Il ricevente deve essere completamente rilassato, mentre la mano del massaggiatore compie un movimento oscillatorio che trasmette il dondolio alle fasce muscolari. La vibrazione penetra in profondità.
Questa tecnica ha un forte effetto antistress e distensivo, molto apprezzato dagli sportivi dopo l’attività fisica