IL LINGUAGGIO DEL CORPO: COSA TI STA DICENDO DAVVERO QUANDO RICEVI UN MASSAGGIO
“La tensione è ciò che credi di dover essere; il rilassamento è ciò che sei”
Quando una persona si sdraia sul lettino, non sta soltanto affidando i propri muscoli a un massaggio: sta aprendo un dialogo silenzioso, fatto di tensioni che si rivelano, respiri che cambiano ritmo, piccole reazioni involontarie che raccontano molto più delle parole.
Nel mio studio a Thiene ogni trattamento è un ascolto profondo: il corpo parla sempre, anche quando la mente cerca di ignorare stress, stanchezza o emozioni trattenute.
Il corpo non mente: cosa emerge davvero durante un massaggio
Spesso arriviamo al trattamento convinti di sapere qual è il problema — un collo rigido, una schiena contratta, una spalla bloccata. In realtà, il massaggio fa emergere molto di più.
Mentre lavoro, noto come certe tensioni siano la somma di giorni, mesi o addirittura anni di gesti ripetuti, posture scorrette, ma anche stati emotivi mai metabolizzati.
Alcuni segnali sono veri e propri “messaggi” che il corpo invia:
Respiro corto all'inizio del trattamento → indica difesa, iperattivazione o stress.
Sospiri profondi spontanei → segnano il passaggio alla modalità di rilassamento.
Pancia che borbotta → il sistema nervoso sta uscendo dallo stress e tornando alla rigenerazione.
Spalle che “cedono” all’improvviso → lasciano andare tensioni accumulate da tempo.
Brividi o pelle d’oca → segnali di rilascio emotivo.
Queste reazioni non sono casuali: sono il modo in cui il corpo comunica che sta finalmente abbassando le difese.
Quando la tensione racconta più della persona
Un massaggio non è mai un trattamento meccanico. Dietro ogni muscolo contratto c’è una storia.
Ogni corpo racconta qualcosa di diverso. A volte chi entra nello studio crede di avere un’unica zona problematica: “Mi fa male il collo”, “È la schiena che mi sta uccidendo”, “Ho solo una spalla bloccata”. Ma quando inizio il trattamento spesso scopro che la radice del disagio si trova altrove. Il corpo non ragiona per compartimenti: una rigidità al collo può partire da una respirazione superficiale, un dolore lombare può essere la conseguenza di un diaframma teso, una spalla contratta può essere il risultato di un periodo emotivamente pesante. E il massaggio ha proprio la funzione di riportare coerenza, come rimettere insieme i pezzi di un puzzle che si era perso nel tempo.
Per questo, durante ogni seduta:
ascolto come rispondono i tessuti
modifico pressione e ritmo in base alle reazioni
seguo il corpo, nessun protocollo prestabilito: il trattamento sarà diverso, ogni volta, per ogni persona
Il massaggio diventa così un dialogo continuo, in cui le mani rispondono a ciò che il corpo chiede in quell’istante.
I segnali che indicano che il massaggio sta “funzionando”
La cosa che amo di più del mio lavoro è vedere il cambiamento nel volto delle persone quando si alzano dal lettino! Non è solo un muscolo più morbido o una tensione che finalmente si scioglie; è una qualità diversa nello sguardo, un’espressione più distesa, una postura più radicata. È come se, durante il massaggio, avessero ritrovato una parte di sé che avevano smarrito nella fretta quotidiana.
Perché il linguaggio del corpo conta così tanto nella massoterapia
Il corpo non è un insieme di parti isolate: ogni tensione è collegata a un’emozione, ogni rigidità racconta un periodo della vita.
Imparare a leggere questi segnali permette di creare trattamenti personalizzati, profondamente efficaci e mai standardizzati.
È questo, alla fine, che rende il massaggio uno strumento così potente: ti aiuta a riconnetterti con ciò che senti davvero.
E quando il corpo è ascoltato, finalmente si può sciogliere.
“Il tocco umano è la prima forma di comunicazione e rimane la più potente”