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Thiene
Italia

Massaggiatrice olistica diplomata in Thailandia e in India. Benessere e Massaggi Thai, Riflessologia Plantare, Massaggio Sportivo, Massaggio Decontratturante, Massaggio Svedese, Massaggio Ayurvedico, Massaggio Shiatsu, Massaggio Linfodrenante e Anticellulite a Thiene, Vicenza. 

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Blog

Ecco il Blog dedicato all'arte del massaggio per un benessere globale, per ritrovare l'equilibrio, per vivere in armonia con sé stessi e con gli altri

"VAMPIRI" ... ENERGETICI

Alexia Grotto

Come riconoscerli... ed evitarli 

Specialmente all'inizio della mia esperienza nel mondo del massaggio mi capitava di ritrovarmi esausta al termine di una sessione, cosa che mi aveva fatto perfino desistere dal fare massaggi per un certo tempo. Non capivo perché questo succedesse alcune volte e altre no, poi piano piano ho capito che era il contatto con una data persona a farmi esaurire tutte le mie forze. Con l'esperienza ho imparato a riconoscere questo tipo di persone già dal primo impatto, quindi a "filtrarne" l'energia - principalmente attraverso la respirazione e la concentrazione - al fine di proteggermi e, naturalmente, di portare a termine il trattamento senza la spossatezza che lo seguiva. 

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Questi "vampiri energetici", purtroppo, li possiamo incontrare ovunque ed in ogni momento. Possiamo riconoscerli anche tra i famigliari, tra gli amici, tra i colleghi. Nonostante durante il massaggio ci sia un profondo contatto fisico che quindi facilita lo scambio di energie, nella vita di tutti i giorni si è comunque potenziali vittime di questo tipo di persone. Non si tratta necessariamente di individui "cattivi", il loro problema è che hanno bisogno dell'energia altrui per rinforzare la loro. Molti non sono nemmeno coscienti di avere questo difetto... Rimane il fatto che, consapevolmente o meno, assorbono le nostre energie, influenzandoci negativamente e privandoci del nostro benessere.

Spesso si provano delle sensazioni di malessere e di disagio nello stare insieme o anche solo nel condividere uno spazio ristretto con una data persona; sono delle sensazioni che percepiamo "a pelle", cioè dettate dal nostro istinto... che difficilmente sbaglia! Molte volte anche il nostro corpo ci avvisa: nausea, mal di testa, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione, spossatezza, disturbi del sonno, associati all'incontro o alla presenza di qualcuno sono segnali che non dovrebbero essere sottovalutati. 

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Come riconoscere questi "vampiri energetici"? 

Senz'altro le tipologie ed il modus operandi di questi individui sono svariate. Alcuni possono sembrare eccessivamente riservati e passivi ma, appena se ne presenta l'occasione, si dimostrano aggressivi e minatori, facendo leva sulla debolezza altrui; altri sono totalmente senza scrupoli e passano sopra a qualsiasi valore pur di raggiungere il loro obiettivo; altri ancora soffrono di "lamentela cronica", come la chiamo io, sembra che tutte le sfortune del mondo capitino soltanto a loro, si sentono vittime di tutto e di tutti; esistono poi gli egocentrici, sempre pronti a giudicare gli altri e a sputare sentenze, a puntare il dito senza minimamente guardare dentro a sé stessi; ci sono i sorrisi falsi di quelli che dimostrano cordialità e gentilezza ma che non perdono tempo per denigrarci alle spalle, senza il coraggio di dirci in faccia quello che realmente pensano di noi. Nell'ambito lavorativo risulta spesso difficile lavorare con questo tipo di persone, che tendono a spargere zizzania tra colleghi e sono solitamente invidiose.

Tutto è sempre dovuto

Senz'altro, nonostante quale sia la maschera dietro alla quale si nascondono, si tratta comunque di individui vulnerabili e insicuri, che mancano di autostima, che molte volte faticano a contenere la rabbia ed il rancore "scoppiando" periodicamente, che traggono profitto manipolando gli altri a loro piacimento e che spesso purtroppo soffrono di disturbi della personalità. Il fatto è che mancano di qualsiasi empatia nei confronti del prossimo, hanno un atteggiamento parassitario, sono profondamente egoisti e convinti che tutto gli sia sempre dovuto, senza mai dare nulla in cambio. 

"Ladri di energia": come difenderci  

Come possiamo proteggerci dagli attacchi di queste sanguisughe energetiche? Non è semplice e parlo per esperienza personale. Vediamo alcuni possibili passi da fare per neutralizzarli e ritrovare la serenità rubata. 

1 - Riconosci se sei una "spugna emozionale": se ti senti una persona empatica, compassionevole - caratteristiche meravigliose! - ma hai un'autostima bassa sarai più facilmente suscettibile alle aggressioni da parte di queste persone meschine e grette, che pensano solo al loro tornaconto. 

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2 - Individua la fonte del tuo malessere: se stando con quella persona ti senti pervaso dalla negatività, allora ci siamo, hai identificato chi ti stava rubando la tua linfa vitale! 

3 - Evitala: distanziati il più possibile dal "vampiro" e non temere i suoi attacchi, non alimentare il suo gioco; avrà paura della tua nuova forza e della sicurezza che hai di te e ti lascerà in pace: ricorda che questo tipo di gente ha un'insicurezza di fondo pazzesca. Riprenditi la tua vita e impara a dire "No", se serve. 

4 - Ricordati di respirare: soprattutto impara a farlo nella maniera giusta. Oltre che ad essere la funzione vitale più urgente del nostro corpo (possiamo rimanere senza mangiare né bere per giorni, ma solo qualche minuto senza respirare!), una respirazione corretta regola l'attenzione, stimola l'auto-consapevolezza e aiuta ad avere il controllo delle proprie emozioni, allontanando stress e tensioni. 

La meditazione aiuta a ristabilire il proprio equilibrio 

5 - Impara a meditare: scopri la forma di meditazione più adatta a te, ti permetterà di liberarti da insicurezze, traumi e timori; inoltre ti consentirà di sciogliere le tensioni e di allontanare lo stress, facendoti ritrovare l'equilibrio e aprendo la tua mente a maggiore consapevolezza. E' un'esperienza fantastica, bisogna soltanto trovare il giusto maestro ed essere recettivi. La mia preferita è la meditazione Vipassana, già raccontata anche in un post precedente: un'avventura indimenticabile!

6 - Massaggia la zona corrispondente al terzo Chakra, il Manipura, situato tra l'ombelico e lo sterno, con dei circoli lenti e profondi eseguiti in senso orario: di solito è proprio lì che si vanno ad accumulare la frustrazione e la tristezza. Facci caso, noterai che quando ti senti un pó giù di morale la parte ti risulterà dolente al tatto. E' inoltre il chakra che presiede alle funzioni digestive. 

7 - Coltiva amicizie positive: circondati di persone solari e propositive. Vai a trovare un amico che riconosce la bellezza della vita, passa del tempo con un collega che vede sempre il bicchiere mezzo pieno, ascolta la gente che parla di speranza e che coltiva i propri sogni. Frequenta persone che operano il Bene, con il loro amore e la loro pace il mondo riprenderà a sorriderti, vedrai!

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8 - Pensa a cose positive: purtroppo pensare a quelle negative non fa altro che trascinarci nel baratro della depressione. Pensieri positivi creano sensazioni e stati d'animo positivi ed attirano positività, è una legge di natura; ritroverai così la tua pace interiore. 

9 - Ricongiungiti con la natura: trascorri del tempo in mezzo alla natura e agli animali, ancora di più se ti sembra di vedere tutto nero; ascolta la loro risonanza. E' una nostra necessità genetica, è insito nel nostro DNA essere in connessione con l'ambiente; i nostri antenati hanno vissuto milioni di anni in comunione con il Creato, è soltanto negli ultimi decenni che l'essere umano ne sta perdendo sempre più il contatto, perciò non sarebbe possibile eradicare un legame così antico e profondo. Immersi nella natura siamo indotti a rilassarci, a "staccare la spina", a ricaricarci di energia positiva. 

A braccia aperte - Asilah, Marocco

10 - Conosci meglio te stesso: dedica tempo ed energie a scoprire davvero chi sei, che cosa vuoi, che cosa ti piace e che cosa no. Chi non conosce bene le proprie capacità ed i propri limiti, non è in grado di difendersi dagli attacchi. Passa del tempo da solo, analizzati, mettiti alla prova, scrivi un diario dove potrai visualizzare le tue emozioni e i tuoi pensieri, dopo averli scritti. Guarda in faccia te stesso con umiltà, solo così potrai crescere per davvero. 

Sembrerà un pó "di parte" ma non mi resta che consigliarti anche di... farti fare un buon massaggio! Cosa c'è di meglio di ritrovare il proprio benessere ed il proprio equilibrio fisico, mentale ed emotivo, con una bella coccola?!

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ALCUNI CONSIGLI PER EVITARE LESIONI DURANTE IL RUNNING

Alexia Grotto

Le ferie sono finite, ancor peggio, è arrivato l'autunno e con esso, ahimè, i primi acciacchi di stagione; ecco quindi che ci si prepara all'inverno cercando di mantenersi in forma, ognuno a modo proprio, la scelta è ampia: c'è chi si iscrive in piscina, chi a qualche corso di ballo o di zumba, chi in palestra oppure chi si dedica al running... 

La corsa è uno sport ampiamente praticato, che conta innumerevoli benefici tra cui l'incremento dell'elasticità muscolare, la perdita di peso, il miglioramento della funzionalità cardiaca e circolatoria, nonché l'aumento del tono dell'umore; se svolta in maniera non equilibrata può però provocare delle lesioni più o meno gravi. 

Brava la nostra atletica Vanina 👏

Ecco alcuni consigli utili al fine di evitare danni al nostro caro e prezioso corpo: 

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1 - SCARPE ADATTE: per correre in modo corretto è necessario usare delle calzature adatte al running, leggere ed ammortizzate, che assorbano l'impatto del piede sul terreno evitando che si rifletta invece sulla nostra colonna vertebrale e su tutto l'apparato locomotore. 

Il piede umano è un’opera d’arte e un capolavoro di ingegneria
— Michelangelo Buonarroti
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2 - PRIMA DELLA CORSA: è fondamentale "risvegliare" i muscoli prima di fare qualsiasi esercizio fisico, come il running. Un riscaldamento specifico deve costituire la prima fase di ogni allenamento, in quanto evita che avvengano strappi o lesioni alla muscolatura. Bastano infatti pochi minuti per aumentare la flessibilità, l'elasticità e la performance metabolica incrementando l'afflusso di sangue e quindi di ossigeno ai nostri tessuti. 

La vita è come andare in bicicletta. Per mantenere l’equilibrio devi muoverti
— Albert Einstein

3 - DURANTE LA CORSA: concentriamoci a "sentire" il nostro corpo, a percepirlo in tutti i suoi movimenti, che devono essere il più possibile fluidi e calibrati. E' molto importante mantenere una postura corretta per evitare di affaticare articolazioni e spina dorsale e cercare di diminuire l'impatto con il suolo, mantenendo le ginocchia flesse e sollevando il piede nella giusta misura. 

Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo
— Seneca
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4 - CONCEDERSI DEL TEMPO: come nella vita, anche nello sport è bene... avere pazienza, allenarsi aumentando lo sforzo e gli obiettivi in maniera progressiva, senza pretendere di diventare degli "Usain Bolt" a tempo record! Permettiamo al nostro corpo di abituarsi gradualmente, evitandogli spiacevoli traumi che possono influenzare negativamente sia il nostro rendimento sportivo che il nostro benessere.   

La fretta è nemica della perfezione
— Michelangelo Buonarroti
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5 - DOPO LA CORSA: è altrettanto importante dedicare almeno dieci minuti allo stretching per allungare e quindi rilassare la muscolatura contratta dallo sforzo fisico, permettendole così di acquisire elasticità e flessibilità e di prepararla al recupero. Bisogna ricordare però che tali allungamenti devono essere calibrati, evitando di eccedere nel momento in cui si percepisce dolore: l'infortunio avviene quando vengono oltrepassati certi limiti elastici.

Un corpo libero da tensione nervosa e da stanchezza è il rifugio ideale che la natura offre come alloggio a una mente ben equilibrata, pienamente in grado di risolvere con successo tutti i complessi problemi della vita moderna
— Joseph Pilates
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6 - MASSAGGIO: il massaggio sportivo - se fatto dopo la corsa viene definito "di scarico" - è una parte fondamentale dell'allenamento e aiuta a prevenire strappi e stiramenti muscolari, a sciogliere le contratture, ad aumentare l'ossigenazione dei tessuti stimolando la circolazione sanguigna e l'eliminazione delle tossine stimolando quella linfatica. Il massaggio sportivo contribuisce a guarire i microtraumi, aumentando la performance di muscolatura e articolazioni. La frequenza ideale del massaggio di scarico è almeno quindicinale. Ricordiamo l'utilità di preparare le nostre gambe alla corsa attraverso i massaggi anche prima di ogni competizione o allenamento intenso. 

Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere
— Jim Rohn
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MASSAGGIO IN MEDITAZIONE

Alexia Grotto

        - Quando la pace mentale guida le mani - 

Meditazione. Cabo De Gata, Alméria, Spagna 

Meditazione. Cabo De Gata, Alméria, Spagna 

L’amore è l’arte di stare con gli altri, la meditazione è l’arte di essere in relazione con se stessi, lascia che l’amore e la meditazione siano le tue due ali
— Osho

Una delle prime difficoltà quando ho iniziato ad esplorare il mondo dei massaggi è stata quella di riuscire a canalizzare al meglio le mie energie e a filtrare quelle del ricevente, cioè sostanzialmente a dare benessere evitando di assorbire eventuali negatività.

Dopo i miei primi massaggi mi sentivo completamente esausta e spossata, tanto che credevo di non esser fatta per farli. Fortunatamente con il tempo e l’esperienza ho capito che mi sbagliavo.

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Fare un massaggio in uno stato di consapevolezza mentale ne aumenta i benefici: è facile da capire che la meditazione aiuta ad essere dei terapeuti più concentrati, più sensibili, meno stressati e perciò più efficaci.

Nonostante ad oggi non vi siano degli studi scientifici che dimostrino gli effetti positivi di un massaggiatore che svolge la sua attività in uno stato mentale “zen”, una ricerca pubblicata nel 2005 nel Journal Of Internal Medicine: “Uno studio pilota per valutare la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza mentale e sul massaggio nel trattamento del dolore cronico offre un supporto valido al valore terapeutico del massaggio in meditazione.

A mente libera. Sète, Francia 

A mente libera. Sète, Francia 

Vipassana: l’arte di Vivere

Anni fa in India ho fatto una delle più indimenticabili esperienze della mia vita: la meditazione Vipassana.

Su consiglio di un'amica spagnola, dopo essermi iscritta online, sono andata in un centro Vipassana nella città di Pune e per 10 giorni consecutivi ho potuto sperimentare su di me quella che è una delle più antiche tecniche di meditazione mai elaborate prima.

Sviluppata da Gauthama il Buddha e praticata in India da oltre 2500 anni, è stata riscoperta nel 1969 dal maestro S.N. Goenka; viene ancora oggi insegnata in India anche in scuole e prigioni, nonché a dirigenti aziendali e a persone con alti carichi governativi, per imparare a gestire lo stress e a focalizzare i propri obiettivi, liberando la mente da tensioni e confusione.

Bisogna ammettere che il corso non è di certo… una passeggiata! Innanzitutto si lasciano fuori in custodia tutti i propri beni personali, portando con sé soltanto vestiti (ho dovuto rinunciare a sigarette, caramelle, telefono e perfino al mio diario di viaggio… Mi è stata requisita perfino la penna!). Si praticano quasi 11 ore di meditazione al giorno di cui 3 in assoluta immobilità (la cosa più difficile era resistere alle zanzare che ti ronzavano intorno senza muoversi, oppure lottare contro il bisogno impellente di sgranchirsi le gambe che a momenti facevano veramente male!), la sveglia suona alle 4 del mattino (il rintocco del gong mi faceva saltare sul letto), non si può assolutamente parlare se non con i propri tutors o con il Maestro in orari prestabiliti, anzi non è permesso nemmeno guardare negli occhi gli altri studenti, si mangia vegetariano con la faccia rivolta verso il muro, la merenda pomeridiana è l’ultimo pasto del giorno… Ma credetemi, è un’esperienza assolutamente fantastica.

Sembra incredibile ma ci si rende conto che tutte queste privazioni non sono altro che distrazioni, che renderebbero altrimenti più difficile la concentrazione.

Durante i dieci giorni mi sono successe cose incredibili: ricordi che avevo dimenticato, la sensazione di trovarmi al di fuori del mio corpo, la Bhanga Nana ossia la percezione della dissoluzione del corpo… Nonché il settimo giorno, durante una delle meditazioni “immobili”, ho iniziato a sentire come una corda attorno al collo che si stringeva sempre di più, sempre di più… L’intera sala era in assoluto silenzio e mi vergognavo a chiedere aiuto quando, ad un certo punto, l’aria mi mancava talmente tanto che ho aperto gli occhi per chiamare il maestro ma… i miei piedi, le mie gambe, le mie mani erano bluastri!

Mi sono spaventata tantissimo, il maestro però mi ha notata e mi ha rassicurata con un sorriso e con un cenno della testa, dopodiché piano piano il mio colorito è tornato normale… Ritornata a casa qualche mese dopo ho raccontato l’esperienza ai miei genitori i quali mi hanno rivelato che al momento della nascita stavo soffocando, diventando così completamente cianotica. Incredibile!

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Uno degli aspetti che più mi affascinano di questa meditazione è il fatto che tutte le sensazioni ed i pensieri percepiti durante la pratica vengono considerati da un punto di vista scientifico, offrendo così un approccio critico e verificabile.

A chi volesse approfondire l’argomento consiglio un libro che propone e analizza passo a passo gli insegnamenti di questa “arte di vivere”: < The Art Of Living > di W.Hart.

È così durante i massaggi cerco di mettere in pratica quello che ho imparato durante il Vipassana: a liberare la mente focalizzando le mie energie facendole fluire in una unica direzione, calibrando la respirazione e sincronizzandola armonicamente con la persona che riceve il massaggio.

In fondo, siamo tutti … energia!

Chi non medita è come colui che non si specchia mai
— Padre Pio
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TRANCOSO : UN MARE DI … BENESSERE!

Alexia Grotto

Vista dal Mirante panoramico di Trancoso

Vista dal Mirante panoramico di Trancoso

 - Un'esperienza di massaggi in Brasile -

Anche l'autunno scorso ho fatto ritorno nella mia “seconda casa”, a Trancoso, nello stato di Bahia, in Brasile.

Voglio iniziare questo mio primo post raccontandovi un po di questo posto magico e delle mie esperienze fatte durante i mesi trascorsi là.

Trancoso è un luogo incantato. Me ne sono innamorata dal primo momento in cui sono scesa dall'autobus e ho messo piede su quelle stradine di sabbia e ciottoli brillanti sotto il sole, sfiorata da quella brezza fresca che ristora tutto l'anno abitanti e visitatori. Tra palme da cocco, lunghe spiagge paradisiache, falesie colorate, visi dai tratti esotici e una natura così esuberante da lasciare a bocca aperta... è impossibile non rimanerne sedotti.

&nbsp; &nbsp;Bambini dai visi esotici di etnia Pataxó

   Bambini dai visi esotici di etnia Pataxó

Trancoso è stato l'unico posto tra tutti quelli visitati nei miei viaggi in giro per il mondo in cui mi son detta sin dall'inizio “qui ci potrei davvero vivere”!

E' proprio vero: “Trancoso tranca”, ossia ti trattiene lì, non ti lascia più andare via! 

&nbsp;Praia dos Coqueiros&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Fiore "Becco di pappagallo"&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp; &n…

 Praia dos Coqueiros                                 Fiore "Becco di pappagallo"                            Visuale dal "Mirante"

- Un po' di storia di Trancoso -

I gesuiti diedero il nome a questo villaggio di pescatori nel 1586, quando vi si insediarono allo scopo di convertirli al cristianesimo.

Negli anni '70 il suo fascino ha ammaliato alcuni hippies che vi si sono stabiliti integrandosi con la popolazione indigena che abitava queste terre da tempi ignoti.

Da allora Trancoso attrae persone da tutte le parti del mondo ed è una delle mete costiere più esclusive e rinomate di tutto il Brasile.

Frequentata da artisti di fama internazionale (come Bill Gates, Will Smith, Beyoncé, Mick Jagger, Ronaldo, Steven Spielberg, Leonardo Di Caprio, Naomi Campbell, Bill Clinton... e chi più ne ha più ne metta), rimane comunque una piccola cittadina dove questi “famosi” convivono con i locali; la privacy dei “vips” viene in un certo modo garantita dalla popolazione, che non vede di buon occhio eventuali paparazzi. Questo eclettismo di razze, stili e classi sociali la rende un luogo estremamente vivo e interessante.  

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 - Il magico "Quadrado" - 

Il cuore pulsante della città è il “Quadrado”, un'incantevole spiazzo erboso attorniato da casupole colorate che ospitano al loro interno i ristoranti e i negozi più antichi e raffinati e dove, affacciata sul mare, si staglia la bianca chiesetta di São João (San Giovanni).

Parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità (Unesco) dal 1999, di giorno il Quadrado costituisce il passaggio pedonale preferito per e dalle spiagge e funge da campo da calcio per i giovani del posto, mentre la sera si trasforma in palco naturale per spettacoli di capoeira, eventi di vario genere e... straordinari incontri! A lume di candela e con la complicità della luna i locali a cielo aperto contribuiscono alla magia del posto... A ritmo di samba e forró la notte prende vita!

&nbsp; Chiesa di São João nel Quadrado di Trancoso e dettagli del "mastro"&nbsp;

  Chiesa di São João nel Quadrado di Trancoso e dettagli del "mastro" 

 - Positive Vibrations - 

Questo tempo trascorso in Bahia è stato entusiasmante dal punto di vista umano, personale e lavorativo: ho ritrovato vecchi amici dei quali sentivo molta “saudade”, ho conosciuto nuove persone e ho potuto incrementare le mie esperienze nel mondo del massaggio.

Dopo aver fatto alcuni contatti, nel giro di un paio di giorni ho iniziato a lavorare in alcune “pousadas” di charme, nelle quali sono stata accolta con molta professionalità e cordialità.

Ringraziandole tutte per le opportunità offerte, eccone una brevissima descrizione qui di seguito:

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Maria, Renata, Camila e Lilì del Villas De Trancoso, una pousada esclusiva con 10 chalets ed un giardino tropicale meravigliosi nella quale avevo già lavorato anni fa, sono state sempre gentilissime e disponibili, così come il titolare, il texano Galen Briggs, che ho avuto la fortuna di rincontrare visto che non risiede più lì tutto l'anno e che ringrazio tanto per i suoi elogi, mi hanno toccato il cuore! La loro area benessere nella quale si possono fare fino a due massaggi contemporaneamente è molto bella e interamente eco-friendly.

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Un nuovo, simpatico incontro è stato quello con i carinissimi Catia di Rio De Janeiro e Stefano di Milano della pousada SoleLuna, un vero e proprio incanto! Si tratta di un progetto di grande buongusto: gli chalets sono costruiti quasi interamente in legno tropicale e vetro e possiedono una vista magnifica sulla foresta atlantica, un vero piacere non solo per gli ospiti ma anche per chi... faceva i massaggi ;-)

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Daniel ha creato 14 anni fa una struttura che mettesse in primo piano il rispetto dell'ambiente e dell'ecosostenibilità: la Mata N'Ativa. La sua pousada organizza svariate attività d'avventura come kayaking e mountain bike.

 

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Di origine argentina, Adrian si è stabilito a Trancoso molti anni fa e gestisce la Som Do Mar, una pousada molto carina in posizione strategica a pochi metri dalla spiaggia; davvero rilassante fare massaggi con il suono delle onde che si infrangono di sottofondo!

 

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Un bel grazie va a Sueli, bella persona e cara amica, che mi ha ospitato con la mia attività presso la sua graziosa pousada Sarué, che si trova appena oltre l'entrata del Quadrado. Sueli ha un grande cuore ed è sempre impegnata in attività di volontariato, cosa che la rende ben voluta da tutti.

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Ho fatto alcuni massaggi thai e ayurvedici alla pousada Jequitibà, di proprietà di una delle poche famiglie oriunde di Trancoso. La struttura si trova proprio a pochi metri dal Quadrado ed è molto accogliente. Grazie Jamile!

 

Questa esperienza di fare massaggi dall'altra parte dell'oceano mi ha dato una grande soddisfazione: il ricevere feedback positivi, il sapere di avere contribuito al benessere di qualcuno... è una sensazione impagabile! Certi abbracci che ho ricevuto da perfetti sconosciuti dopo la sessione di massaggio rimangono stampati nel cuore... Perché ricordiamocelo:

Fare del bene agli altri fa bene a noi stessi
— Anonimo

Alla prossima stagione allora... chissà! I programmi last-minute sono i miei preferiti!   ;-)

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